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Proseguono gli #Innoistalk. il ruolo dei fondi di venture capital nell’ecosistema dell’innovazione italiano

18/11/2020

Ecco come funzionano gli investimenti indiretti in startup, con un mix di competenze, capacità d’investimento e specializzazioni verticali.

Innois, la Piattaforma per l’Innovazione della Fondazione Sardegna, in collaborazione con CDP Venture Capital Sgr, ha chiesto ad alcuni di loro di partecipare agli #INNOISTALK, Per approfondire il funzionamento di questi strumenti, essenziali per lo sviluppo dell’intero ecosistema, nel secondo appuntamento dal titolo “L’importanza degli investimenti indiretti attraverso i fondi di fondi”.

Gli ospiti di questo webinar sono stati tre: Cristina Bini, responsabile del Fondo FoF VenturItaly di CDP Venture Capital Sgr, e i responsabili di due dei fondi attualmente nel portafoglio del FOF VenturItaly per conto di CDP Venture Capital Sgr: Matteo Cascinari, general partner Primo Space e Pietro Puglisi, partner Claris Ventures.

“Il fondo di fondi è un organismo di investimento che seleziona i migliori soggetti che possono investire in determinate asset class”, spiega Cristina Bini. “Si tratta di individuare la startup giusta su cui puntare per realizzare il capital gain, cioè il delta di valore tra prezzo di ingresso e prezzo di uscita.”

Una sfida complessa, per cui servono figure che abbiano intuito e un mix di competenze finanziarie e tecnico-scientifiche. E che fino a qualche anno fa, non era semplice trovare.

“Quando siamo partiti c’erano i capitali, seppure limitati, ma non gli operatori”, continua Cristina Bini. “Dovevamo cercare soggetti che intraprendessero la carriera del venture capitalist e contribuire alla costruzione delle strutture e delle governance, creare da zero ecosistema e modelli operativi”.

Mentre oggi, invece, il mercato si sta popolando di nuove idee, nuovi operatori e nuove iniziative, come Primo Space e Claris Ventures, due tra ifondi in cui FOF VenturItaly ha scelto di investire.

“Il nostro fondo investe nelle attività spaziali, in quella che chiamiamo new space economy”, racconta Matteo Cascinari, General Partner di Primo Space. “Lo spazio, oggi, rappresenta un’opportunità anche per le piccole startup, perché offre un ampio spettro di applicazioni in tutti i settori, dall’agricoltura al biotech.”

E proprio il biotech è il focus del fondo Claris Ventures, gestito da Pietro Puglisi: “Il nostro fondo nasce come ponte tra mondo della ricerca e società farmaceutiche, e mette insieme capitale, competenze e network”.

CDP Venture Capital sta favorendo la nascita di nuove iniziative in questi settori, all’interno di uno scenario italiano che – come è avvenuto in tutti gli ecosistemi di venture capital nel mondo – accoglie fondi via via sempre più specializzati, sia in termini di fase di sviluppo che di verticali di settore.

Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un team che vuole costruire un fondo? Innanzitutto, essere, appunto, un gruppo di persone e non un singolo, per garantire solidità e scelte condivise.

Importante è poi il track record, cioè quanti capitali sono stati restituiti agli investitori precedenti e che quindi saranno propensi a rifinanziare il prossimo fondo.

Se questo, in Italia, è ancora poco misurabile, perché il sistema è giovane, si può però fare affidamento su esperienze professionali, competenze tecniche e capacità di investimento.

I segnali per essere ottimisti non mancano, come racconta Cristina Bini: “se guardo il portafoglio degli underlying asset che in questi anni sono stati creati dai fondi in cui si è investito - circa 230 portfolio companies – poche sono state impattate negativamente dalle conseguenze della pandemia, perché sono state capace di rigenerarsi, a volte modificando i modelli di business e catturando in anticipo i trend.”.

L’obiettivo di CDP Venture Capital è chiaro: accelerare il mercato del venture capital in Italia, mettendo risorse significative e selezionando le persone giuste a cui affidarle, con l’idea di creare un ecosistema integrato con il resto del mondo.

L’ecosistema a supporto dell’innovazione in Italia