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Fondo Digital Transition  

MISSION

Incoraggiare e stimolare la transizione digitale delle filiere attraverso investimenti di venture capital diretti e indiretti.

VALORE AGGIUNTO

Sosteniamo la transizione digitale con l'impiego di risorse PNRR per sviluppare il mercato del capitale di rischio nel settore, accompagnando le imprese in tutte le fasi del loro sviluppo.

CRITERI DI INVESTIMENTO

Le Operazioni di Investimento del Fondo, sia dirette che indirette, riguarderanno imprese target ad alto potenziale di crescita che sono volte a favorire la transizione digitale e che sono conformi agli orientamenti tecnici sull’applicazione del Principio DNSH (do not significant harm).

SETTORI DI INVESTIMENTO

Il Fondo investe direttamente o indirettamente, attraverso la sottoscrizione di fondi di venture capital, in imprese target a carattere innovativo e con elevato potenziale di sviluppo atte a favorire la transizione digitale delle filiere, in particolare negli ambiti dell’Intelligenza Artificiale, del cloud, dell’assistenza sanitaria, dell’Industria 4.0, della cybersicurezza, del fintech, blockchain e della microelettronica, ovvero in altri ambiti della transizione digitale.

Dotazione

400 milioni di euro

Portafoglio

8 aziende

Le nostre FAQ

A chi è rivolto il fondo?

Il Digital Transition Fund – PNRR è uno strumento atto a stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione nei settori della transizione digitale tramite investimenti di venture capital.

Ai fini dell'Invito a presentare proposte per il Fondo in oggetto, per “imprese target” si intendono:

  1. le start-up con elevato potenziale di sviluppo, con particolare  riguardo verso le PMI (di cui alla Raccomandazione 361 dell'8 maggio 2003) delle filiere della transizione digitale e che realizzano progetti innovativi;
  2. le start-up e le piccole e medie imprese che sono state costituite tramite una scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda da parte di grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione oppure che è stata costituita con l’investimento di una grande impresa o di un’impresa a media capitalizzazione in ottica di venture building;

  3. le imprese holding che, cumulativamente, (i) abbiano sede legale in uno Stato diverso dall'Italia e controllino (ai sensi dell’art. 2359, co. 1, n. 1, cod. civ.) una delle imprese di cui ai precedenti alinea, e (ii) svolgano effettivamente il proprio business o abbiano programmi di sviluppo in Italia; si precisa in tale ipotesi che le risorse investite dal Fondo saranno impiegate dalle imprese ammissibili in Italia e la proprietà intellettuale sviluppata in Italia dovrà restare in Italia.

Si precisa che la circostanza che un’impresa target non si qualifichi come “start-up innovativa” o come “PMI innovativa” non è ostativa all’investimento da parte del Fondo, ferma restando la verifica della corrispondenza del business/progetti di sviluppo dell’impresa con gli ambiti di interesse del Fondo da parte dei competenti organi di governance della SGR.

Quali sono i requisiti per l'accesso alla selezione?

Fermo restando l’autonomia di selezione della SGR, le opportunità di investimento dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • avere ad oggetto imprese target, con particolare riguardo alle start-up e PMI delle filiere della transizione digitale e le start-up e PMI che realizzano progetti innovativi, ivi incluse le piccole e medie imprese nate da spin-off di grandi imprese, queste ultime unicamente qualora caratterizzati da significativo grado di scalabilità;
  • riguardare l’investimento in imprese target al fine di favorire la transizione digitale delle filiere, in particolare negli ambiti dell’Intelligenza Artificiale, del cloud,dell’assistenza sanitaria, dell’Industria 4.0, della cybersicurezza, del fintech, blockchain e della microelettronica, ovvero in altri ambiti della transizione digitale;
  • essere conformi agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH. Per un maggior dettaglio in merito alle attività e ai codici Nace/Ateco esclusi, si rimanda alla sezione 2 “Caratteristiche delle imprese target” dell’Invito a presentare proposte pubblicato di seguito.

Quale documentazione va presentata e in che modalità?

Relativamente al Digital Transition Fund - PNRR è stato pubblicato l'Invito a presentare proposte sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e sul sito di CDP Venture Capital SGR (cfr. Sezione “Scarica gli inviti e le guidance” in basso, versione aggiornata a gennaio 2025).

I Soggetti Interessati possono presentare i progetti per un eventuale investimento nelle imprese target da parte del Fondo in oggetto, inviando la presentazione del progetto e la documentazione a corredo, all’indirizzo digitaltransitionfund@cdpventurecapital.it.

Per un maggiore dettaglio della documentazione richiesta, si faccia riferimento all' "Allegato 1 - Due Diligence Checklist, impresa target" pubblicata nel sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e sul sito di CDP Venture Capital SGR (cfr. Sezione “Scarica gli inviti e le guidance” in basso, versione aggiornata a gennaio 2025).

Come avviene l'investimento?

Il Digital Transition Fund – PNRR è un fondo mobiliare riservato di tipo chiuso istituito in data 20 settembre 2022 in base all'accordo sottoscritto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (già Ministero dello Sviluppo Economico) e CDP Venture Capital SGR S.p.A., attraverso l’utilizzo di risorse stanziate dall’Unione Europea per il tramite dell’iniziativa NextGeneration EU e ricomprese nel PNRR Missione 4, Componente 2, Investimento 3.2 “Finanziamento di start-up” per un ammontare di Euro 400 milioni.

Per favorire la transizione digitale delle filiere e delle piccole e medie imprese che realizzano progetti innovativi negli ambiti dell’Intelligenza Artificiale, del cloud,dell’assistenza sanitaria, dell’Industria 4.0, della cybersicurezza, del fintech, blockchain e della microelettronica, ovvero in altri ambiti della transizione digitale. L’obiettivo del Fondo è incentivare gli investimenti privati, migliorare l'accesso ai finanziamenti nell'ecosistema italiano delle start-up digitali e sviluppare il mercato del capitale di rischio nel settore, tramite la sottoscrizione, entro il 30 giugno 2026, di convenzioni di finanziamento con start-up, newco o fondi di venture capital per un ammontare necessario ad utilizzare la totalità delle risorse riservate al Fondo (EUR 400 milioni).

Gli investimenti diretti verranno realizzati mediante strumenti di equity e quasi-equity, fermo restando che le modalità tecniche per l’effettuazione dei singoli investimenti (quanto, ad esempio, a importo investito e specifica tipologia di strumento) saranno valutate e definite caso per caso dal team di investimento. In conformità alla prassi di mercato CDP Venture Capital si riserva la facoltà di subordinare l’investimento al riconoscimento di taluni diritti specifici, quali ad esempio diritti informativi o di governance.

Gli investimenti indiretti (modalità fondo di fondi), avverranno mediante sottoscrizione di strumenti di “fondi target di terzi” gestiti da “gestori autorizzati”.

Per un approfondimento in merito agli investimenti diretti e indiretti si rimanda alle definizioni recepite nell’Accordo Finanziario (versione aggiornata al 10/06/2024) siglato tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (già Ministero dello Sviluppo Economico) e CDP Venture Capital SGR S.p.A.

Sono previste risorse a fondo perduto?

No, le modalità di investimento del Fondo Digital Transition Fund sono quelle descritte nelle FAQ.

Come accedere alle opportunità di investimento

Le caratteristiche delle imprese/fondi target per gli investimenti, la documentazione di supporto, la modalità di presentazione e le e-mail per il relativo invio sono indicate all’interno dei documenti da scaricare che sono i medesimi presenti sul sito mimit.gov.it

Membri del Team di investimento

L’ecosistema a supporto dell’innovazione in Italia