Iama Therapeutics, la start-up nata dall’Istituto Italiano di Tecnologia, chiude un round da 15 milioni di euro e avvia i test di efficacia sull’essere umano del nuovo candidato farmaco per l’autismo
IAMA Therapeutics, dopo il primo round di 12 milioni euro, ha annunciato oggi un nuovo finanziamento da 15 milioni che permetterà di affrontare una fase cruciale della sperimentazione clinica sugli esseri umani.
Il finanziamento è stato guidato da Indaco Venture Partners SGR, insieme alla Fondazione Enea Tech e Biomedical, con il supporto degli investitori già esistenti Claris Ventures SGR e CDP Venture Capital SGR.
Supercalcolo e simulazioni computerizzate insieme a nuove scoperte in neurofarmacologia hanno consentito di identificare un candidato farmaco che potrebbe aumentare la qualità della vita delle persone con condizioni legate al neurosviluppo, come lo spettro dell’autismo. .
IAMA Therapeutics, dopo il primo round di 12 milioni euro, ha annunciato oggi un nuovo finanziamento da 15 milioni che permetterà di affrontare una fase cruciale della sperimentazione clinica sugli esseri umani.
Il finanziamento è stato guidato da Indaco Venture Partners SGR, insieme alla Fondazione Enea Tech e Biomedical, con il supporto degli investitori già esistenti Claris Ventures SGR e CDP Venture Capital SGR.
Supercalcolo e simulazioni computerizzate insieme a nuove scoperte in neurofarmacologia hanno consentito di identificare un candidato farmaco che potrebbe aumentare la qualità della vita delle persone con condizioni legate al neurosviluppo, come lo spettro dell’autismo. .
Roma, 16 aprile 2025
In occasione della Giornata Nazionale del Made In Italy promossa dal MIMIT, su iniziativa dell'On. Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo e dell'On. Simone Billi, componente della III Commissione Affari esteri e Comunitari, l’Istituto Italiano di Tecnologia-IIT ha presentato presso la sala stampa della Camera dei deputati il nuovo report sulle start-up nate dalla ricerca IIT.
In questo contesto, IAMA Therapeutics, la startup biofarmaceutica per la scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi farmaci per i disturbi del neurosviluppo, nata dai laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha annunciato di aver chiuso un round di investimento da 15 milioni di euro per accelerare la fase 2 degli studi clinici e testare l’efficacia sull’essere umano del candidato farmaco IAMA-6, il composto più promettente dell’innovativa pipeline terapeutica di IAMA Therapeutics.
Il nuovo finanziamento è stato guidato da Indaco Venture Partners SGR, insieme alla Fondazione Enea Tech e Biomedical, con il supporto degli investitori esistenti Claris Ventures SGR e CDP Venture Capital SGR.
La startup IAMA Therapeutics nasce nel 2021 dall’esperienza decennale in neurofarmacologia, chimica farmaceutica e computazionale dei gruppi di ricerca “Brain Development and Disease” e “Molecular Modeling and Drug Discovery” dell’Istituto Italiano di Tecnologia-IIT di Genova, guidati rispettivamente da Laura Cancedda e Marco De Vivo.
I primi risultati alla base di IAMA Therapeutics, risalgono al lavoro di ricerca di Laura Cancedda, nel 2015, con la pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature Medicine (https://www.nature.com/articles/nm.3827 ).
In seguito, l’attività di ricerca in collaborazione con il team di Marco De Vivo ha portato alla scoperta del nuovo candidato farmaco IAMA-6 pubblicata sulla rivista Chem nel 2020 (https://www.cell.com/chem/fulltext/S2451-9294(20)30298-9 ) da cui è derivato il brevetto per lo sviluppo di nuovi composti che riducono l’ipereccitabilità di alcune cellule del sistema nervoso centrale in condizioni patologiche. Questo lavoro ha visto coinvolto a fianco di IIT anche Fondazione Telethon.
In particolare, IAMA-6 è una molecola progettata per inibire selettivamente la proteina NKCC1, un importante trasportatore di cloruro del sistema nervoso centrale che gioca un ruolo essenziale nella modulazione dell’eccitabilità neuronale.
I test condotti con IAMA-6 nello studio clinico di fase 1 su volontari sani hanno dato ottimi esiti, mostrando assenza di tossicità della molecola e fornendo una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità del futuro medicinale. A questo si aggiungono i risultati delle registrazioni dell’elettroencefalogramma che hanno evidenziato come il composto sia in grado di modulare l’attività cerebrale, requisito fondamentale per poter migliorare i sintomi clinici delle condizioni del neurosviluppo.
Queste le premesse con cui la start up, grazie al nuovo round di finanziamento di 15 milioni di euro, inizierà nel prossimo periodo la fase 2 dello studio clinico dove verrà indagata l’effettiva attività terapeutica del potenziale farmaco IAMA-6, somministrandolo a soggetti con una diagnosi di autismo.
L’obiettivo che si pone IAMA Therapeutics è sviluppare un nuovo farmaco che consentirà di migliorare la qualità della vita delle persone con disturbi legati al neurosviluppo, come le condizioni nello spettro dell’autismo, favorendo i comportamenti sociali e riducendo quelli ripetitivi e la severità dei potenziali deficit cognitivi.
Questo risultato rivoluzionerebbe il campo di ricerca del neurosviluppo in cui sono pochissimi i nuovi composti che raggiungono fasi avanzate di sviluppo per diventare farmaci, e ancor meno sono i farmaci approvati.
Il team di IAMA Therapeutics è composto da: Laura Cancedda e Marco De Vivo, cofondatori scientifici e Principal Investigators dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Ciro Spedaliere, Presidente; Federico Bolognani, Chief Medical Officer; Annalisa Savardi, Head of Preclinical Development e Marco Borgogno, Head of Chemistry.
Laura Cancedda e Marco De Vivo, cofondatori scientifici di IAMA Therapeutics e Principal Investigators dell’Istituto Italiano di Tecnologia, hanno commentato: “Questo round di finanziamento rappresenta una pietra miliare per IAMA e sottolinea la forte motivazione alla base del nostro lavoro in laboratorio. Siamo impegnati a tradurre la nostra ricerca scientifica in terapie innovative che possano alleviare i sintomi diagnostici dei disturbi del neurosviluppo. Siamo felici per i progressi che abbiamo compiuto finora, perché costituiscono una solida base per le future fasi di sviluppo clinico”.
Giovanni Rizzo, Partner del Fondo Biotech presso Indaco Venture Partners SGR, ha dichiarato: “Indaco è entusiasta di supportare IAMA nel suo percorso volto a ridefinire le opzioni terapeutiche per i disturbi del sistema nervoso centrale. Il portafoglio dell’azienda contiene inibitori e modulatori selettivi di alcuni bersagli molecolari coinvolti nell’equilibrio del cloruro intracellulare nei neuroni, un meccanismo che può essere preso di mira per diverse indicazioni cliniche in neurologia. Crediamo nella capacità del team di portare queste innovazioni ai pazienti di tutto il mondo”.
Maria Cristina Porta, Direttore Generale della Fondazione Enea Tech e Biomedical, ha aggiunto: “Iama Therapeutics rappresenta un’eccellenza della ricerca italiana e un esempio concreto di come il trasferimento tecnologico possa generare un impatto positivo sulla vita dei pazienti affetti da malattie neurologiche complesse. Il nostro investimento conferma l’impegno della Fondazione nel sostenere le startup innovative nel settore biomedico, contribuendo a rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’industria farmaceutica in Italia”.
Ciro Spedaliere, Partner di Claris Ventures e Presidente di IAMA Therapeutics, ha commentato: “Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a questo gruppo di nuovi investitori, che condividono la nostra visione di trasformare il panorama terapeutico dei disturbi del sistema nervoso centrale. Questo investimento ci consentirà di portare avanti IAMA-6 attraverso gli studi clinici di Fase 2 e di porre le basi per le fasi successivi di sviluppo. Insieme, ci impegniamo per la scoperta e sviluppo di terapie che cambino la vita ai pazienti che ne hanno bisogno”.
Mario Scuderi, Senior Partner e Responsabile del Fondo Evoluzione di CDP Venture Capital, ha concluso: “Siamo al fianco del team di IAMA Therapeutics dall’inizio di questo progetto, abbiamo seguito le prime sperimentazioni di IAMA-6 e le potenzialità che questo farmaco ha di trasformare la qualità della vita delle persone con disturbi del neurosviluppo. Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti da IAMA in questi anni e non vediamo l’ora di seguire gli sviluppi dei prossimi test”.