Claris Ventures annuncia il primo closing di Claris Biotech II
Nuovo fondo dedicato al biotech italiano, con la sottoscrizione di CDP Venture Capital e FEI
Nuovo fondo dedicato al biotech italiano, con la sottoscrizione di CDP Venture Capital e FEI
Torino, 23 aprile 2025
Claris Ventures annuncia il primo closing di Claris Biotech II, fondo di venture capital dedicato a investimenti early-stage in startup biotech nate dal network della ricerca italiana, con un target di raccolta di 100 milioni di euro. Il fondo prosegue il percorso avviato con il primo fondo lanciato nel 2020, che aveva raccolto complessivamente 85 milioni di euro e ha finanziato 10 società biotech, attive in aree terapeutiche come oncologia, neurologia, cardio-metabolico e malattie rare.
Ad oggi, quattro programmi terapeutici sostenuti dal primo fondo sono già entrati in fase clinica e le società partecipate hanno raccolto complessivamente oltre 170 milioni euro di capitale, attirando l’interesse di investitori internazionali e gruppi farmaceutici, tra cui Sanofi, Bristol Myers Squibb e ONO Pharmaceutical.
“Questo secondo fondo segna un passo importante nella nostra visione di crescita e maturazione dell’industria biotech in Italia, partendo dalla scienza e accompagnandola verso la validazione clinica” affermano Pietro Puglisi e Ciro Spedaliere, Managing Partner di Claris Ventures. “Continueremo a investire in nuove realtà imprenditoriali nate da scoperte ad alto impatto: non abbiamo paura di fare il primo passo ed è il solo modo per dare un contributo reale all’ecosistema biotech italiano, oltre ad essere un’importante opportunità di ritorno.”
Claris Biotech II mantiene l’approccio focalizzato del primo fondo: investimenti selettivi in programmi terapeutici con forte razionale scientifico, associati ad un bisogno clinico profondo ed un conseguente alto potenziale. L’obiettivo è accompagnare le startup fino alla validazione clinica iniziale, creando le condizioni per operazioni di partnering ed M&A da parte di grandi gruppi farmaceutici.
Tra gli investitori istituzionali che hanno già aderito al nuovo fondo figurano CDP Venture Capital e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del Gruppo BEI), che confermano il proprio impegno nel sostenere l’innovazione in ambito life sciences in continuità con il supporto dato al primo fondo di Claris Ventures.
"Come principale finanziatore di venture capital in Europa, per il FEI investire in aziende innovative nel campo delle scienze della vita è una delle nostre priorità strategiche," ha commentato Marco Marrone, Chief Investment Officer del FEI. "Con il nostro investimento in Claris Biotech II puntiamo a supportare nuove aziende biotech nate da scoperte scientifiche di eccellenza, generando valore positivo per la società ed i pazienti in Italia e in Europa."
Simona Corno, Senior Partner e co-responsabile del FoF VenturItaly II di CDP Venture Capital: “Rinnoviamo il nostro supporto a Claris Ventures, gestore italiano consolidato, che con Claris Biotech I ha dimostrato capacità di scouting e rapida costruzione di un portafoglio di startup biotech italiane già oggi caratterizzate da crescita ed evidente creazione di valore. Per CDP Venture Capital il settore delle scienze della vita è una priorità e va in questa direzione la sottoscrizione di Claris Biotech II, fondo successivo che supporterà la crescita dell’early stage biotech anche con collaborazioni a livello internazionale”.
In occasione del primo closing, Claris Ventures annuncia anche l’ingresso nel team di Giulia Vestri in qualità di Partner. Con una consolidata esperienza nel business development biotech e nella parte strategica del settore farmaceutico, Giulia arricchisce ulteriormente le competenze del team, contribuendo a rafforzare la capacità di supportare le partecipate nelle fasi più critiche del percorso di crescita, dall’ideazione strategica fino alla creazione di valore industriale e clinico.
Claris Ventures continuerà a lavorare a stretto contatto con l’ecosistema early-stage, integrando competenze scientifiche, industriali e finanziarie per accelerare la transizione della ricerca verso lo sviluppo di nuovi farmaci.